Robotica rosa anche in Italia

29 Aprile 2015
Tante creature, anche umanoidi, si preparano a trasformare molti aspetti della quotidianità

Morbidezza e cedevolezza simile alla pelle umana: la creatura di Cecilia Laschi (Scuola Sant’Anna di Pisa ) è modellata sulle caratteristiche del polpo.
Loro non hanno dubbi: il futuro è nei robot. «Non “divinità”, perché l’essere umano resterà sempre al centro di tutto», dicono. Ma il robot diventerà presto l’elettrodomestico più ambito. Perché multifunzione e perché darà un aiuto decisivo nelle faccende di tutti i giorni. Loro sono le donne della robotica «made in Italy».

Giovani ricercatrici, impegnate in studi diversi, tutte riconosciute a livello internazionale. A fare da sfondo c’è un mondo che, come spesso succede nell’ambito scientifico, è ancora fortemente maschile. «Ma per fortuna non maschilista», aggiungono. Un settore, questo, in cui l’Italia non ha nulla da invidiare a Usa e Giappone. D’eccellenza e in crescita. Del resto, le applicazioni dei robot sono sempre più numerose. Nell’industria, nel mondo dei servizi e dell’assistenza e anche nel settore biomedico.

Quando la robotica diventa educativa

All’Università di Siena sperimentazione dell’utilizzo dei robot con i più piccoli per l’apprendimento delle nuove tecnologie
“Questa iniziativa – spiega il professor Prattichizzo – si pone nell’ambito di una disciplina relativamente giovane, la robotica educativa, uno dei settori di sviluppo emergenti della robotica, che da un lato mira a utilizzare la robotica come strumento di apprendimento e di sviluppo delle capacità relazionali e del lavoro di gruppo, dall’altro ha l’obiettivo di costituire un approccio positivo e attivo alle tecnologie informatiche”.

I PIRATI DEI CARAIBI approdati! / RoboCup Theatre 2015Vincitori ad IPSWICH 2015