Ora non vi resta che provare e ….buon coding a tutti!
Il prof. Alessandro Bogliolo dell’Università di Urbino emerito rappresentante dell’Italia per l’Agenda Digitale Europea e Italian Ambassador nella Europe Code Week (manifestazione di respiro internazionale) darà vita allo spettacolo “Il Coding va in scena” in cui, per due ore, tutto il pubblico sarà coinvolto in esperimenti di coding immersivo alla scoperta di un modo nuovo di giocare con la tecnologia mettendola al servizio della propria creatività. Questo è un evento coinvolgente in cui il coding viene presentato in modo inaspettato. E’ fatto di giochi interattivi e animazioni che accompagnano la platea in un continuo scambio dal reale al virtuale. Il pubblico, fisicamente coinvolto nelle diverse attività, diventa vero protagonista del programma. Gli strumenti utilizzati sono differenti e cambiano da evento a evento. Nelle versioni precedenti sono stati utilizzati:
- una scacchiera immersiva che permette di visualizzare sul grande schermo un “robot-uomo” che segue le indicazioni della platea. Così facendo si iniziano a muovere i primi passi nel coding, orientarsi e toccare con mano cosa voglia dire sviluppare un programma, interpretarlo, eseguirlo ed eventualmente correggerlo.
- Insert-sort. E’ stato preso un piccolo gruppo di persone per sperimentare, partendo da una situazione reale, l’algoritmo generale “insert-sort” che permette di ordinare in modo rigoroso anche gruppi numerosi. Questa sperimentazione consente di capire che ogni qualvolta si trova un algoritmo di risoluzione di un qualsiasi problema, si trova una soluzione peritura, replicabile e generalizzabile; per questo si puo’ dire che “Un algoritmo è per sempre!”
- Ricerca dicotomica. Anche in questo caso è stato scelto un gruppo di persone dalla platea per sperimentare uno tra i piu’ semplici ma potenti algoritmi ricorsivi esistenti.
- Pesci ombra sott’acqua. Questa modalità, già sperimentata a Catania e Vasto, si avvale di sfondi scenografici accattivanti; consiste nell’eseguire un programma in grado di far parlare “sott’acqua” i bambini con balene, pesci ombra e addirittura con uno squalo! La scena è quella di un bel fondale marino. Dei bambini di profilo dietro allo schermo proiettano le loro ombre sulla scena così…parte la magia!
- I colori liberano la ballerina prigioniera del nero. Noemi danzava dietro allo schermo, ma lo schermo era tutto nero e la sua ombra era invisibile. Solo quando sullo schermo è apparso un graffio colorato Noemi ha potuto mostrare l’ombra della sua mano per chiedere aiuto. La platea è riuscita a liberarla utilizzando la voce. E’ stato infatti il richiamo del pubblico a espandere la traccia colorata della sottile penna che rimbalzava sullo schermo; alla fine i colori hanno riempito lo schermo e svelato la bella sagome della ballerina danzante!